L’essere umano vuole meditare
L'attività più nobile dell'essere umano è meditazione. Ogni altra attività dell'essere umano è il tentativo di praticare meditazione.
Chi va allo stadio, al cinema, chi lavora o guarda televisione o ruba una bicicletta - tutti cercano di uscire dall'autotortura mentale del dialogo interiore e di entrare in qualche modo disperatamente nell'adesso, nel momento presente.
La mente umana non sa cosa sia il momento presente. La mente conosce solo futuro o passato e la tua sofferenza nei pensieri ha bisogno di futuro e/o passato per poter esistere. Nell'adesso inizia a svanire.
Ogni altra attività dell'essere umano è un avvicinarsi alla meditazione formale come viene praticata da millenni in antiche e nobili tradizioni di varie culture e religioni.
Ma vuol dire che tutti devono praticare meditazione e che quelli che non la praticano sbagliano?
C'è un momento per ciascuno di noi. Un momento iniziale per la pratica meditativa formale e continua. Si tratta di un punto di partenza che si trova nella tua sofferenza. La pratica meditativa formale non è semplice, richiede determinazione e tenacia, va imparata, va praticata insieme ad altri (inevitabile) e va gradualmente sviluppata per... il resto della tua vita. Ci vuole motivazione per quello. E questa motivazione può solo derivare dalla sofferenza umana di ciascuno di noi che raggiunge prima o poi - necessariamente - il punto di maturità. Quando dici: "basta". E cominci.
Perciò non cerco di convincere nessuno di iniziare a meditare. Sarebbe perfettamente inutile e controproducente. Arriveranno comunque tutti prima o poi. Ognuno quando è il suo momento. Pubblico emails come questa ad una mailing list di migliaia di persone non per pubblicità ma per segnalare alle "anime pronte" che qui c'è una via, qui c'è una comunità, qui c'è un possibile percorso di trasformazione.
La trasformazione della sofferenza è sempre un progetto comune, una cosa da fare insieme ad altri. L'unica energia che trasforma e guarisce è l'amore. E l'amore si dirige a qualcuno o qualcosa. "Amare" è un verbo transitivo, ha bisogno di un oggetto. Quando ami ami qualcuno o qualcosa. Quando ami sei gioia e il mondo ha bisogno della tua gioia.
Non voglio che mediti. Ma so che tu vuoi farlo.